Pentagramma d’amore
Sono nata di novembre, settimina. Mi credevano morta e mi hanno chiamata Maria, ma li ho fregati, sono ancora qui.
E così ogni giorno che passa è un giorno regalato.
Mia madre aggiunge Grazia a quel nome che ha tanta santità che proprio non mi appartiene. Passo un’infanzia felice, una splendida adolescenza, scaldata dall’amore dei miei. Sono brava a scuola, bravissima: mi appuntano una stellina sul petto.
A quattordici anni ho l’aspetto di un maschiaccio, eppure quel tenero biondino mi prende la mano. Il potere dei sensi avvia la metamorfosi. Annuso l’emozione e scopro l’olfatto: i profumi sono i catalizzatori della memoria, fissano i ricordi. Adesso lo so.
Eccomi al liceo, giovane studentessa di sinistra. Un ragazzo suona la chitarra sul mare, e l’amore danza insieme alle sue note.
Ora ho vent’anni. Combatto, fragile e fiera. Un giovane spavaldo mi ruba il cuore. Me lo rende a pezzi, primo dei cavalieri inconsistenti, fatti di sola armatura.
Devi imparare a ignorarli, Grazia, non c’è onore in quella vittoria.
Sono all’università, faccio lettere moderne, mi piace. “Io un uomo così non l’avrò mai”. L’ho visto e l’ho amato.
Voglio sposarlo, voglio una casa, voglio un lavoro. E così, dopo due anni, ho già una figlia e un’azienda.
Corro, corro, corro. Sento i morsi del lavoro di giorno e le sue unghie la notte. Ma li amo entrambi, con lo slancio e l’aggressività della passione autentica.
“Mamma ma io sono cattiva che Gesù non mi dà una sorellina?” La mamma è cattiva tesoro, la mamma che ha paura di vivere. Mi faccio coraggio e ho la mia seconda figlia: vince la vita.
Ho 40 anni, la sindrome di Stoccolma mi ha ormai sopraffatta: amo il mio carceriere. Combatto di giorno e chino il capo la sera, mi abituo alla sconfitta.
Vivo nel silenzio.
Così, nel buio, mentre lui dorme, mi alzo e scrivo, racconto le mie storie, e leggo, per vivere storie di altri. Poi una notte se n’è andato. Ho pianto, l’ho odiato.
Anni come pietra che respira.
Finché una sera, magia del caso, cado nella rete di Ulrisil, fatta di parole, emozioni, desideri, passione.
Io ti amoro, uomo senza qualità, follia di carne, labirinto della mente, cuore murato. Meraviglioso tempo pieno, già scaduto.
Io ti amoro. I n f i n i t a m e n t e
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Sembra un romanzo pennellato di rosa e grigio.
E’ la tua vita d’amore e angoscie
Sei tu, dolce, fragile, sensibile, silenziosa creatura
che ami la tua “prigione” senza sbarre.
Non cedere però, nessuno può imprigionare la tua poesia.
Un abbraccio
Ombre
Sento quasi l’odore di ogni periodo, che sfuma in quello del periodo successivo, li sento mescolarsi unirsi cancellarsi riapparire.
Resto.Folgorata.
wow, grazie
Complimenti sei davvero una bellissima donna. Auguri e buon 2015
Ritrovo con piacere uno spazio che era già calamita altrove.
un piacere e un onore
Leggere la tua presentazione è stato un brivido lungo la schiena.
Hai fatto molto, hai vissuto e sofferto.
A parer mio non hai nessuna sindrome, se non quella di vivere.
La scrittura serve per imprimere i nostri ricordi e sentimenti su un pezzo di carta e tu lo stai facendo molto bene!
🙂
grazie, a presto
“Anni come pietra che respira”: una similitudine che potrebbe costiture da sé una poesia intera o il titolo di una raccolta.
grazie sei gentile
Una vita vissuta….una grinta invidiabile….un carattere forte e nello stesso tempo fragile….mi è piaciuta molto l’espressione “io ti amoro infinitamente…no stupendo spaccato di vita…
grazie
Auguri di buona pasqua e pasquetta dalla scatola di latta.
http://goo.gl/oUCtX
Ah ecco cosa… le parallele!
Grazia, anche te non ti sei fatta mancare nulla, eh! 🙂 Però, che donna!
che babbiona 😉
Vedi, leggendo la tua biografia (che scrivi con tocchi facili e felici di infinita grazia musicale) capisco perché non potremo mai essere d’accordo sul mio post oggetto tra noi del contendere… Abbiamo esistenze troppo diverse, esperienze lontanissime: tu ne hai fatte tante, ricche e impegnative; in due parole, hai vissuto (a partire da quel “scaldata dall’amore dei miei”), io, fino a pochissimo tempo fa, ho solo immaginato di farlo, ingegnandomi a nuotare senza aver mai imparato, autodidatta dell’amore mai appreso perché mai ricevuto in origine 🙂
Riprendo il commento di Ombre Flessuose: la tua vita sembra un romanzo, dove si mescola la passione con il dolore. Hai mai pensato di scriverlo?
ho provato tempo fa a scrivere l’ultima parte della mia vita. sono arrivata all’ottavo capitolo, ma è troppo autobiografico, troppo autocentrato. un modo economico per evitare l’analista. Grazie Paolo, credere nel potenziale è un complimento enorme
Meravigliosa.
E’ sempre un regalo trovare anime affini.
Complimenti.
anch’io sono settimino, oltre ad altro dettaglio di somiglianza, in effetti
mi genufletto alla tua vita.. grande..
ciao bio
tre pater ave e gloria 😉
io direi donna fortunata…
sì, molto
mi dicono che il tuo blog sia bellissimo, io ci arrivo ogni volta, vedo le poesie e mi spavento. devo farci la pace, che mi dicono che tu sei brava davvero. e ci provo, eccomi.
benvenuta e grazie. se temi la poesia stai tranquilla, i miei sono solo pensieri incustoditi
ecco, io sono un altro che di fronte alla poesia si ferma. però il tuo blog mi ha incuriosito, e la tua fama ti precede da tempo nei blog che frequento, per cui mi lancio e seguo la proposta di edp di provarci. chissà.
gentilissimo, grazie
Non ricordo di aver mai letto una bio così bella….complimenti…bentrovata!
grazie davvero, e bentrovato anche a te
Quanta intensità leggo nelle tue parole. È solo chi ha il coraggio di vivere la vita, l’amore con impeto e senza riserve, che vive davvero! Io scrivo di cucina, ma adoro chi sa esprimere al meglio ciò che gli si scatena dentro, bufere comprese… d’altronde, la vita è questo a tanto altro ancora. Un abbraccio e Serena serata😊
grazie, e buona serata anche a te
Scrivere di se stessi è la cosa più complicata che si possa fare. Raccontarsi, mettersi a nudo e far vivere un’emozione dentro ogni singola parola è ancora più complicato. Riesci a farti capire anche da chi non ti conosce, è un pregio raro. Un privilegio per chi ti legge e una risorsa per chi ti conosce. Complimenti 🙂
grazie francesco
Cosa dire ?
Resto sempre ammirato e sinceramente rapito nel leggerti apprezzando quel tuo profondo bagaglio di sensibilità e di forza.
Sei come il mare: capace un giorno di accarezzarti leggero e un altro di essere quasi travolgente.
Senza fermarsi mai, nemmeno un attimo…infondendo passione e rispetto.
e poi la bellezza di quel sorriso aperto magari in una risata piena di vita.
Grazie di ciò che scrivi, Grazia !
che onore averti qui. un commento carico di poesia, grazie
Il dolore è il fertilizzante della poesia.
Il tuo dolore è il mio.
Stupendo Blog!
Un sorriso
Mi ero persa una parte di te. Bello leggere!
La tua presentazione ti descrive come una donna molto forte e determinata.Anche fortunata, no?
Un saluto.
oh sì, finora almeno lo sono stata non poco
Cara Grazia , sono felice che ti sei iscritta al mio sito:lenzuola di seta nera, ma è un sito in fase di dismissione. Il mio sito pricipale è: enricogarrou.wordpress.com.Ti ringrazio per la tua gentilezza e sono felice di seguirti su WordPress, un abbraccio
fatto 🙂 un abbraccio a te
Ti “amoro” è proprio carino!!
grazie, è la crasi di ti amo e ti adoro